Brano: [...]50 km da Grignasco, i fascisti trucidarono 7 giovani.

Grigne, Battaglia delle

Il massiccio montuoso delle Grigne s'innalza fino a 2.410 m sulla sponda orientale del lago di Como, dominando completamente il lago stesso e la Valsassina.

Dopo I'8.9.1943 affluirono nella zona i primi nuclei di partigiani provenienti da Milano, Como e Lecco. Ai primi di ottobre la consistenza delle forze partigiane nel Lecchese era la seguente: 120 uomini al Pian dei Resinelli (Grigna meridionale); 140 al Campo dei Buoi; 130 al Pizzo d’Erna; 150 a Culmine San Pietro; 110 in Valsassina; 55 a Mandel

lo Lario e sulle pendici della Grigna meridionale; altre formazioni minori in diverse località. Operava inoltre

nella zona una banda di 350 uomini con una ventina di ufficiali e sottufficiali dell'esercito, la quale comprendeva un centinaio di ex prigionieri di guerra alleati di diverse nazionalità (inglesi, americani, australiani, jugoslavi, greci, un russo).

I partigiani possedevano per lo più armi leggere ed erano scarsamente forniti di mitragliatrici e di mun[...]

[...]rcito, la quale comprendeva un centinaio di ex prigionieri di guerra alleati di diverse nazionalità (inglesi, americani, australiani, jugoslavi, greci, un russo).

I partigiani possedevano per lo più armi leggere ed erano scarsamente forniti di mitragliatrici e di munizioni. Si poneva inoltre il problema di trasformare questi raggruppamenti in formazioni organizzate e collegate tra loro. Tale compito fu svolto, soprattutto per le formazioni di Pian dei Resinelli e di Pizzo d’Erna, da Gaetano Invernizzi (v.) che assolveva funzioni di commissario politico, e da Carenini, già combattente in Spagna.

Le prime azioni partigiane delle Grigne mirarono a colpire i presidi nemici e a conquistare armi. L’attacco più importante fu quello compiuto aM'inizio di ottobre contro il presidio della milizia contraerea a Vaicava. In tale incursione 20 partigiani costrinsero alla resa l'intera guarnigione.

II rastrellamento

Data l'importanza delle posizioni, a cavallo di importanti vie di comu

nicazione tra Milano e la Svizzera, i tedeschi passarono ben presto[...]

Brano: Como

lombo e le sorelle Villa. In un primo tempo i due C.L.N. di Como e Lecco si limitarono a prestare aiuto agli sbandati, agli ebrei e ai prigionieri alleati che volevano riparare in Svizzera; poi si impegnarono attivamente nell’organizzare le bande partigiane (Brambilla a Pian dei Resinelli, Invernizzi a Pizzo d'Erna, Colombo a Campo dei Boi). Dirigenti comaschi svolsero, nei mesi successivi, rischiose missioni su scala regionale e nazionale: tra essi, per conto del P.C.I., l’avvocato Pier Amato Perretta, che sarà ucciso a Milano dai fascisti il 13 novembre 1944; il dottor Massenzio Masia, dirigente del Partito d’Azione per l’Alta Italia, che sarà fucilato a Bologna (v.) il 23.9.1944.

Tra i gruppi militari più attivi, fu quello dello studente Giancarlo Puecher, i cui componenti furono ben presto quasi tutti catturati dai tedeschi: il Puecher stesso fu fucilato a Erba il 21.12[...]

Brano: [...]di: un’esperienza attuale, « Avanti! » del 23.5.1971; P. Spriano, I tempi di Rodolfo Morandi, « Rinascita » n. 26 del 25.6.1971.

D.Per.

Morandi, Umberto

Lario. N. ad Alba (Cuneo) il 22.3. 1894, m. a Lecco (Como) il 5.10. 1965; colonnello dell’Esercito.

Dopo T8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione e dal C.L.N. di Lecco ebbe affidato il comando dei primi gruppi di partigiani in via di costituzione a Pizzo d’Erna, Campo dei Buoi, Pian dei Resinelli (v. Erba, Rappresaglia di).

Nel settembre 1944 assunse il comando del Raggruppamento Divisioni d’assalto Garibaldi « Lombardia », comprendente la I e la II Divisione di montagna, operanti nell’intera provincia di Como (v.), in gran parte della provincia di Sondrio e nella zona nordovest del Bergamasco. Il Raggruppamento comprendeva altresì alcune Brigate non indivisionate, nonché tutte le formazioni G.A.P. e S.A.P. del Comasco. Catturato dai fascisti a Lecco il 12. 1.1945, il colonnello Morandi fu tradotto a Milano e carcerato a San Vittore. Qui entrò a far parte del C.L.N. del carcere e, [...]

Brano: [...]ropa ». Quest'ultimo, dedicato al centenario del Manifesto dei comunisti, di cui il titolo riprende appunto le parole iniziali, fu esposto alla XXV Biennale veneziana insieme con l’« Occupazione delle terre incolte in Sicilia » di Guttuso.

M.D.M.

Pizzo cTErna

Montagna sovrastante Lecco (v.), nel 1943 fu teatro di uno dei primi scontri armati fra partigiani e forze tedesche.

Subito dopo I’8.9.1943 affluirono sul Pizzo d’Erna (come sul Pian dei Resinelli e a Campo de’ Boi) gruppi di giovani lecchesi e di militari sbandati che, in collegamento con il C.L.N. di Lecco, cominciarono a far espatriare nella confinante Svizzera numerosi ex prigionieri di guerra alleati. Contemporaneamente giunsero da Milano alcuni militanti comunisti, tra cui Gaetano Invernizzi (v.) e sua moglie Vera Ciceri Invernizzi che diedero alla formazione una struttura organizzata, procurandosi le armi con audaci colpi di mano nelle caserme fasciste dei circostanti villaggi. Allarmati da quel vivace focolaio di guerriglia, il 19.10.1943 i tedeschi decisero di compiere un rast[...]